Avete trovato un cane per strada, e dopo esservi accertati che nei pressi non ci sia qualcuno che lo cerca, il cane non possiede una targhetta identificativa e quindi non è possibile risalire al suo proprietario, avete queste opzioni:
Non camminare in maniera diretta verso di lui: il cane potrebbe interpretare questo gesto come una minaccia, spaventarsi e scappare o diventare aggressivo. Stai accucciato e presta attenzione ai suoi segnali: denti scoperti, ringhi, pelo irto devono metterti in guardia. Per avvicinare l’animale è bene approcciarlo lateralmente e non di fronte, magari tendendogli una mano con il palmo rivolto verso l’alto e piegandosi sulle ginocchia per essere alla sua altezza, con la testa leggermente inclinata di lato, in segnale di non belligeranza.
Nei casi più difficili, se il cane è molto impaurito e diffidente, è meglio non avvicinarsi e far intervenire gli esperti del canile, della ASL o di una delle tante associazioni di tutela degli animali presenti in tutta Italia. Se invece si lascia avvicinare puoi rifocillarlo con un poco di acqua e di cibo. Il cibo, spesso, è anche un ottimo modo per fare “amicizia” e per far capire all’animale che non vogliamo fargli del male.
N.B. Se il cane è visibilmente ferito: Magari a causa di un incidente, non somministrargli alcun farmaco né cibo, né acqua e portatelo subito dal veterinario. Per evitare di peggiorare eventuali traumi o fratture appoggiatelo su qualcosa di rigido che faccia la funzione di una barella.
Il medico veterinario, anche libero professionista, ha il dovere di assistenza previsto dall’articolo 16 del Codice Deontologico della categoria: “Il Medico Veterinario ha l´obbligo, nei casi di urgenza ai quali è presente, di prestare le prime cure agli animali nella misura delle sue capacità e rapportate allo specifico contesto, eventualmente anche solo attivandosi per assicurare ogni specifica e adeguata assistenza”.
La Polizia Municipale ha l’obbligo di intervenire richiedendo il servizio di accalappiamento. Questi a loro volta, devono essere reperibili 24 ore su 24 anche nei giorni festivi e per contratto devono recarsi sul posto e recuperare l’animale entro 20 minuti dalla chiamata. Il cane accalappiato viene consegnato al canile sanitario competente per il territorio, dove è probabile che il legittimo proprietario lo cerchi, in caso di smarrimento. Chiedere di quale canile si tratti: preoccuparsi della sorte del cane è un atto di buon senso civico. Potete telefonare dopo qualche giorno al canile per avere sue notizie. Nel caso in cui il cane non sia stato ancora riscattato, ci si può attivare per aiutarlo a ritrovare il suo proprietario, seguendo le operazioni sotto indicate.
Rivolgersi ad un veterinario, che provvederà alla lettura del microchip o tatuaggio. Nel caso ne fosse sprovvisto potete contattare un’associazione, ente, organizzazione che si occupa di benessere degli animali, e chiedere quale procedura seguire.
Nel caso vi proponiate per tenere il cane in stallo bisogna comunque sporgere denuncia scritta di ritrovamento dell’animale al Comando di Polizia Municipale del Comune in cui è stato trovato, fornendo una descrizione il più accurata possibile. Lasciare il proprio indirizzo e i recapiti telefonici e farsi indicare qual è il canile competente per il territorio.
Contattate il canile, lasciando anche a loro i propri dati e recapiti telefonici, data e luogo del ritrovamento, la descrizione accurata del cane e una foto di riconoscimento.
Avvertenza: per non incappare in un’ipotesi di reato di appropriazione indebita quanto sopra deve essere scrupolosamente e tempestivamente osservato nel caso in cui si decida di non fare accalappiare il cane e di trattenerlo nell’attesa di rintracciare il proprietario!!! ATTENZIONE: Il contatto con le Associazioni non sostituiscono e non devono/possono sostituire i servizi pubblici e di pubblica utilità nonché le Forze di Polizia. Ma possono affiancare il cittadino nelle sue richieste e possono farle proprie.
a) Affiggere dei volantini del cane trovato (possibilmente con foto) nella zona di ritrovamento. Diffondere la notizia nei luoghi di maggior passaggio, come supermercati, fermate di mezzi pubblici, negozi di articoli per animali e in aree verdi frequentate da proprietari di cani.
b) Diffondere la segnalazione presso ambulatori veterinari ed eventuali associazioni animaliste presenti in zona.
c) Comunicare il ritrovamento anche ai comandi di Polizia Municipale dei comuni limitrofi.
d) Segnalare il ritrovamento, sempre preferibilmente corredato da una foto, ai siti che raccolgono dati sugli animali persi e trovati a livello locale, regionale e nazionale. Per segnalarlo sul nostro sito web inserisci un annuncio di ritrovamento
Chi trova un cane abbandonato o smarrito deve fare denuncia di ritrovamento. Ciò consente alle autorità competenti di verificare se sono in corso denunce di smarrimento e, in caso di corrispondenza, il cane può ritornare in tempi brevi dal proprio proprietario. Non è opportuno portare il cane con sé a casa senza segnalarlo. Infatti, in tale ipotesi, si potrebbe venire sanzionati per appropriazione indebita.
Al momento della presentazione della denuncia, si può fare presente di avere deciso di adottare il cane, se non dovesse essere rintracciato il legittimo proprietario. In questo caso, l’iter da seguire è quello già sopra riportato.
Una volta recuperato, l’animale viene portato presso il canile sanitario, dove viene visitato dai veterinari, i quali accertano se è dotato di microchip oppure se è tatuato.
Se è presente il microchip o il tatuaggio, si contatta il proprietario e l’animale gli viene restituito. Invece, se l’animale non presenta né il microchip né il tatuaggio, deve rimanere 60 giorni nel canile, durante i quali il padrone potrebbe farsi vivo. Qualora in detto periodo nessuno dovesse reclamarlo, il cane viene posto in adozione. Nello stesso periodo, chi lo ha ritrovato o chiunque abbia interesse può presentare domanda di affido.
Pertanto, l’animale viene affidato temporaneamente al richiedente a patto che lo restituisca se si dovesse fare vivo il legittimo proprietario. Altrimenti, l’affido si trasforma in adozione vera e propria.
Ricorda che un cane che vaga solitario non è per forza abbandonato, ma può anche essere temporaneamente smarrito: seguire queste poche regole aiuterà i suoi proprietari a ritrovare il loro amico a quattro zampe e l’animale a ritrovare l’amore di chi lo sta cercando.
Se in quel momento ti sembra che la cosa migliore da fare per aiutare il cane abbandonato sia portarlo a casa con te, in realtà così facendo ostacoli la corretta procedura dei soccorsi, e, nel caso si tratti di un cane perso accidentalmente, potresti vanificare ogni possibilità di ricongiungimento con la sua legittima famiglia.
Nel caso in cui sia sprovvisto di un microchip o di un tatuaggio che consentano di rintracciare il proprietario, il veterinario ASL può disporre che sia affidato temporaneamente per 60 giorni, trascorsi i quali, e in assenza di reclamo da parte del proprietario, può essere adottato in via definitiva.
Nel caso in cui si assista in modo diretto all’abbandono di un animale, è bene segnalarlo alle autorità competenti per favorire l’individuazione dei colpevoli (prendere il numero di targa, fate una foto). L’80% degli animali abbandonati non sopravvive. Non abbandonatelo anche voi! Se non per amore verso gli animali, fatelo per amore verso le vostre tasche! I comuni pagano somme ingenti mensilmente a canili e rifugi per il mantenimento dei cani.
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